Il Master in Giornalismo offre una formazione integrata che combina solide basi teoriche con un’intensa pratica redazionale, per preparare professionisti capaci di raccontare i fatti con rigore, chiarezza e impatto. Il percorso affronta in profondità la deontologia, il diritto dell’informazione e l’economia dei media, collegandoli alle tecniche di scrittura, al data journalism e alle produzioni audio-video. Ampio spazio è dedicato all’uso avanzato di strumenti digitali per l’analisi delle fonti, la verifica dei contenuti e la distribuzione crossmediale, in un contesto che simula ritmi e standard di una newsroom. Progetti sul campo, laboratori e mentorship con professionisti consentono di costruire un portfolio concreto, con articoli, inchieste, podcast, video e infografiche.
Aree di specializzazione
Teoria, deontologia e diritto dell’informazione
L’area fornisce le fondamenta etiche e normative della professione, essenziali per operare in sicurezza e credibilità. Si studiano i principi della deontologia giornalistica, la responsabilità verso le fonti e il pubblico, la trasparenza dei processi editoriali, il conflitto di interessi e le regole per la gestione delle correzioni. Sul piano giuridico, il corso copre diffamazione, privacy, diritto d’autore, diritto di cronaca e di critica, segreto professionale, tutela delle fonti e limiti alla pubblicazione di atti giudiziari. Sono incluse le specificità dei diversi sistemi normativi europei, le linee guida del GDPR nell’uso dei dati, e le policy delle piattaforme digitali sul contenuto giornalistico. Casi studio reali aiutano a comprendere come bilanciare libertà di informazione e diritti individuali, con esercitazioni su titolazione e impaginazione responsabile in contesti sensibili.
Tecniche di scrittura, editing e narrazione
Questa area sviluppa competenze di scrittura per formati e canali differenti: notizia breve, articolo di approfondimento, intervista, profilo, reportage, commento e longform. Si lavora sulla costruzione dell’angle, sulla gerarchia delle informazioni secondo il metodo della piramide rovesciata e sulle tecniche di apertura, transizione e chiusura. L’editing affronta chiarezza, coerenza, tono di voce e accuratezza terminologica, con focus su titolazione SEO, sottotitoli, occhielli, catenacci e call-out. Particolare attenzione è dedicata alle competenze di stile: evitare bias, linguaggio inclusivo, gestione delle citazioni e verifica delle attribuzioni. Gli allievi apprendono a costruire mappe di contenuto, storyboard per longform e guide di stile redazionali, sperimentando anche la scrittura per newsletter, script audio per podcast, voice-over per video e testi per social network orientati al fact-telling.
Giornalismo digitale, data e produzione multimediale
L’area integra strumenti e metodologie del data journalism con le logiche editoriali digitali e la produzione multimediale. Si affrontano scraping, pulizia e normalizzazione dei dati con fogli di calcolo e tool open-source, analisi esplorativa, verifica di dataset e contestualizzazione statistica. Vengono introdotte tecniche di visualizzazione con grafici interattivi, mappe e infografiche, scegliendo visual grammar e palette in funzione del messaggio. Sul fronte produttivo, il corso copre progettazione e registrazione di podcast, montaggio audio, basi di ripresa video con smartphone, editing non lineare, gestione di luci e suono, e pubblicazione crossmediale. L’ottimizzazione SEO e distribuzione social sono affrontate in modo data-informed: KPI, A/B test su titoli, analisi del comportamento dell’utente e politiche di engagement responsabile. Si studiano infine architetture CMS, workflow con analisi dei metadati, accessibilità e standard per sottotitoli, trascrizioni e descrizioni alternative.
Inchiesta, fact-checking e sicurezza delle fonti
Questa area copre l’intero ciclo dell’inchiesta: ideazione, ipotesi, piano di lavoro, ricerca documentale, interviste, triangolazione delle fonti e costruzione del dossier probatorio. Il fact-checking viene trattato come processo strutturato: definizione delle claim, raccolta delle evidenze, scoring di affidabilità, revisione editoriale e trasparenza delle correzioni. Si approfondiscono OSINT, verifiche su immagini e video (metadati, geolocalizzazione, reverse image search), tracciabilità delle versioni e archiviazione delle prove. Sono affrontati rischi legali, modelli di minacce, igiene digitale, crittografia end-to-end, protezione dell’identità delle fonti e protocolli di sicurezza per reportage in contesti sensibili. Esercitazioni pratiche portano alla realizzazione di micro-inchieste con pubblicazione guidata, dalla request di accesso agli atti alla gestione del diritto di replica, fino alla presentazione visuale di timeline e network di relazioni.
Metodologie didattiche
La didattica alterna lezioni frontali, laboratori intensivi e progetti redazionali, replicando i tempi di una newsroom e integrando feedback continui di docenti e professionisti del settore.
Laboratori redazionali su commessa
Gli studenti lavorano in team a pezzi reali, con briefing, scalette, chiusure, editing a più livelli e pubblicazione su testate partner.
Simulazioni di breaking news
Esercizi a tempo simulano eventi in corso: raccolta fonti, verifica, aggiornamenti live, titolazione e gestione degli errori.
Progetti data-driven e multimedia
Dalla raccolta dati alla visualizzazione, fino a podcast e video brevi, per consolidare workflow integrati e storytelling crossmediale.
Stage e mentorship professionale
Affiancamento in redazione, revisione del portfolio, colloqui simulati e supervisioni individuali con giornalisti e editor senior.
"Un buon giornalista non cerca conferme, ma prove: metodo, etica e verifica sono le difese più solide contro rumore, bias e disinformazione."
— Direttore didattico del Master