Il Master in Architettura del Paesaggio forma professionisti capaci di leggere, progettare e gestire sistemi paesaggistici complessi unendo rigore scientifico, creatività progettuale e responsabilità sociale. Il percorso integra ecologia, pianificazione, tecnologie del verde, strumenti digitali e cornici normative, per affrontare sfide come adattamento climatico, perdita di biodiversità, consumo di suolo, rigenerazione urbana e resilienza idraulica. Le lezioni teoriche si alternano a laboratori progettuali, sopralluoghi e attività di ricerca applicata, con un forte orientamento alla misurabilità degli impatti, alla partecipazione degli stakeholder e all’intersezione con le politiche pubbliche. Al termine, gli studenti padroneggiano metodi e strumenti per intervenire su parchi, waterfront, infrastrutture verdi-blu, paesaggi agricoli, contesti periurbani e siti di alto valore culturale, traducendo diagnosi ambientali in soluzioni spaziali efficaci e realizzabili.
Aree di specializzazione
Ecologia del paesaggio e pianificazione ambientale
L’area introduce i fondamenti di ecologia del paesaggio, servizi ecosistemici, connettività ecologica e dinamiche di habitat, con focus su matrici paesistiche, corridoi e nodi. Si approfondiscono i metodi di analisi multiscala per valutare capacità di carico, rischi idrogeologici, isole di calore e vulnerabilità climatica. Lo studente impara a tradurre le evidenze scientifiche in linee guida progettuali e scenari di pianificazione, integrando misure nature-based per adattamento climatico, rinaturalizzazione fluviale, gestione delle acque meteoriche e aumento della biodiversità urbana.
Progettazione del verde e tecnologie per infrastrutture verdi-blu
Questa area affronta la composizione paesaggistica e il design del verde con criteri botanici, pedologici e idraulici, dalle aiuole tecniche alle grandi aree parco. Si studiano tecniche di suolo ingegnerizzato, rain gardens, tetti e facciate verdi, fitodepurazione, sistemi di drenaggio urbano sostenibile (SUDS) e materiali permeabili. Particolare attenzione è dedicata alla selezione vegetazionale per resilienza, manutenzione e valore estetico stagionale, nonché al ciclo di vita delle opere e ai piani di gestione e manutenzione, includendo costi, logistica e monitoraggio delle prestazioni post-intervento.
Rappresentazione, GIS e analisi digitale del territorio
L’area copre gli strumenti per l’acquisizione e l’elaborazione di dati territoriali: GIS, telerilevamento, fotogrammetria, rilievo con drone e mobile mapping. Si apprendono workflow per costruire geodatabase, eseguire analisi di idoneità (MCDA), modellare deflussi idrici (DEM/Hydrology tools), valutare accessibilità e continuità ecologica. La rappresentazione del progetto usa tecniche di visualizzazione 2D/3D, parametric design e ambienti BIM, traducendo analisi quantitative in elaborati chiari per enti, cittadini e committenze complesse.
Normativa, economia del progetto e governance del paesaggio
Questa area integra quadro normativo, procedure autorizzative e strumenti di tutela e pianificazione (VIncA, VIA, VAS, piani paesaggistici e urbanistici). Si trattano appalti, capitolati, computi metrici, stime dei costi ciclo di vita (LCC), valutazioni costi-benefici e sistemi di indicatori per monitoraggio e manutenzione. Un modulo di governance affronta partecipazione, processi decisionali multi-stakeholder e partenariati pubblico-privato, con simulazioni di conferenze di servizi e redazione di dossier autorizzativi e linee guida per la gestione adattiva.
Metodologie didattiche
Le metodologie didattiche combinano teoria e pratica con un approccio studio-based. L’apprendimento è centrato su casi reali, strumenti digitali professionali e confronti con enti e studi di progettazione.
Laboratori di progettazione integrata
Team multidisciplinari sviluppano concept, masterplan e progetti esecutivi, con revisioni settimanali e critiche pubbliche per validare scelte spaziali, tecniche e gestionali.
Sopralluoghi, rilievi e fieldwork
Uscite in sito per rilievi ambientali, campionamenti del suolo, letture idrologiche e mappature partecipate, finalizzate ad ancorare i progetti a dati empirici robusti.
Studio di casi e research-by-design
Analisi comparate di buone pratiche internazionali e sperimentazione progettuale iterativa per testare ipotesi, misurare impatti e produrre linee guida replicabili.
Laboratori digitali: GIS, BIM e parametrico
Sessioni hands-on su geoprocessing, modelli informativi e script parametrici per integrare dati, simulare scenari e comunicare il progetto con metriche trasparenti.
"Progettare con la natura significa lasciare che le evidenze ecologiche guidino forma, materiali e processi gestionali, così che il paesaggio resti vivo, resiliente e socialmente utile nel tempo."
— Ian L. McHarg