Il Master in Diritto dell’Unione Europea offre una preparazione completa e operativa sulle regole che governano l’integrazione europea, unendo profondità teorica e applicazioni pratiche. Il percorso copre l’architettura istituzionale, la gerarchia delle fonti, il rapporto tra diritto UE e ordinamenti nazionali, con particolare attenzione al principio del primato e all’effetto diretto. Ampio spazio è dedicato al contenzioso davanti alla Corte di giustizia dell’Unione europea e al Tribunale, includendo rinvio pregiudiziale, ricorso in annullamento, inazione e responsabilità extracontrattuale. Sono approfondite le libertà fondamentali del mercato interno, il diritto della concorrenza (intese, abuso di posizione dominante, concentrazioni, aiuti di Stato), gli appalti pubblici e i rimedi. Completano il quadro i moduli su spazio di libertà, sicurezza e giustizia, protezione dei dati e diritto digitale, ambiente, energia e clima, oltre alla governance economica dell’UEM, al bilancio UE e ai programmi di finanziamento, con laboratori di europrogettazione e simulazioni negoziali per acquisire competenze immediately spendibili in studio, azienda e amministrazione.
Istituzioni UE, fonti e giustizia dell’Unione
L’area introduce la costituzione materiale dell’UE: Trattato sull’Unione Europea, TFUE e Carta dei diritti fondamentali, ruoli di Parlamento, Consiglio, Commissione, Consiglio europeo, BCE e agenzie. Si analizzano le fonti del diritto (primarie, derivate e accordi internazionali), il principio di attribuzione, sussidiarietà e proporzionalità, oltre alle tecniche di comitologia e alla Better Regulation (valutazioni d’impatto, consultazioni, REFIT). Un modulo specifico è dedicato all’efficacia del diritto UE nell’ordinamento interno, al primato, all’effetto diretto e all’interpretazione conforme. Sul versante processuale, si studiano ricorsi in annullamento e per carenza, il rinvio pregiudiziale ex art. 267 TFUE, l’azione in responsabilità, i ricorsi per inadempimento e le misure cautelari, con analisi di giurisprudenza chiave e strategie difensive.
Mercato interno, concorrenza e appalti pubblici
Questo modulo affronta la disciplina delle quattro libertà (merci, persone, servizi e capitali) e le restrizioni ammissibili, inclusi motivi imperativi di interesse generale e test di proporzionalità. In diritto antitrust si esaminano art. 101 e 102 TFUE, accordi orizzontali e verticali, cartelli, pratiche escludenti e sfruttamento, linee guida su definizione di mercato e analisi degli effetti, controllo delle concentrazioni e impegni. Ampio focus sugli aiuti di Stato: concetto di aiuto, selettività, risorse statali, regimi e de minimis, esenzioni, SGEI e procedura davanti alla Commissione. La parte sugli appalti copre soglie, procedure, criteri di aggiudicazione, partenariati pubblico-privati, rimedi e contenzioso, con riferimenti al MePA e al coordinamento tra norme UE e diritto nazionale. Laboratori guidano alla redazione di pareri, leniency application, e analisi dei registri (State Aid Register, eCartel) e banche dati TED.
Spazio di libertà, sicurezza e giustizia, digitale e ambiente
Il percorso esplora il diritto dell’area Schengen, la politica comune di asilo e immigrazione, il riconoscimento reciproco in materia civile e penale, l’Eurojust e l’EPPO, con attenzione alle basi giuridiche e alle tensioni tra integrazione e sovranità. Sono trattati il GDPR, l’EDPB, i trasferimenti internazionali, la responsabilità del titolare e del responsabile, oltre alle novità su AI Act, DSA e DMA, con casi d’uso su compliance e enforcement multi-livello. In materia ambientale ed energetica, si studiano il Green Deal, il pacchetto “Fit for 55”, ETS, CBAM, tassonomia UE, disciplina delle rinnovabili e sicurezza energetica, inclusa la dimensione esterna della politica climatica. Case study su valutazione d’impatto ambientale, autorizzazioni integrate, responsabilità ambientale e contenziosi strategici davanti alla CGUE e ai giudici nazionali.
Governance economica, bilancio UE e progettazione
L’area copre il Semestre europeo, le regole fiscali riformate, il ruolo della BCE e dell’ESM, l’architettura dell’UEM e gli strumenti di stabilizzazione. Si analizzano il Quadro finanziario pluriennale, il bilancio annuale, NextGenerationEU, PNRR, e i principali programmi (Horizon Europe, LIFE, Digital Europe, Erasmus+, CEF), con criteri di ammissibilità, costi, audit e controllo ex post. Un laboratorio di europrogettazione guida dalla call analysis al project design (matrice di quadro logico, work packages, Gantt, budget), fino alla rendicontazione. Focus su lobbying e advocacy nel processo decisionale, trasparenza, registri e codici di condotta, triloghi e accordi interistituzionali. Esercitazioni su redazione di position paper, emendamenti e contributi a consultazioni pubbliche, con attenzione alla coerenza con la Better Regulation.
L’approccio didattico integra solide basi teoriche con attività esperienziali e strumenti professionali, per trasferire competenze immediatamente spendibili nel contenzioso, nella consulenza e nella progettazione.
"L’Unione Europea è una comunità di diritto: il rispetto delle regole garantisce libertà, mercato e tutela effettiva dei diritti fondamentali."
— Koen Lenaerts