Guida alla scelta di
Master Biodiversità

74
Master
43
Scuole
2.078
Laureati

La biodiversità è il capitale naturale su cui si regge la resilienza di ecosistemi, filiere produttive e comunità. Specializzarsi con un Master in questo ambito significa acquisire competenze spendibili tra ricerca, conservazione, policy e imprese della green economy: dall’analisi ecologica alla genetica, dal monitoraggio con GIS alla gestione di progetti, con sbocchi in enti pubblici, ONG, consulenza ambientale e settore agroalimentare. Una scelta strategica per chi vuole coniugare scienza, impatto e carriera.

Per orientarti con metodo, questa pagina offre una lettura comparata dei 74 master disponibili: i grafici sono la tua bussola per mappare l’offerta, mentre i filtri aiutano a stringere il campo. Nell’elenco trovi informazioni chiave (costo, durata, tipologia, modalità, borse) per decidere con consapevolezza.

Sottocategoria: Master Biodiversità

TROVATI 74 MASTER [in 81 Sedi / Edizioni]

Modalità di EROGAZIONE

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  • Master in Smart Sustainable Agriculture Systems in Mountain Areas

    Libera Università di Bolzano

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    Learn how to manage mountain farming sustainably, using innovative technologies and a multidisciplinary approach in this international programme designed to promote agricultural, environmental and economic development in mountain areas.

    View: 214
    Lauree Magistrali
    Formula:Full time
    Durata:2 Anni
    Borse di studio: SI
    Costo: 1.200 

    Sedi del master

    Bolzano 08/lug/2026
  • Master in Environmental Management of Mountain Areas

    Libera Università di Bolzano

    Logo Cliente

    This English-taught double degree programme focuses on sustainable landscape development as well as ecosystem and agro-ecosystem management in mountain areas.

    View: 260
    Lauree Magistrali
    Formula:Full time
    Durata:2 Anni
    Borse di studio: SI
    Costo: 1.200 

    Sedi del master

    Bolzano 20/ago/2026
  • LUMSA Master School

    Il Master assicura un esame completo e approfondito della disciplina degli appalti e dei contratti pubblici, alla luce del recente correttivo del 2024 e anche in relazione alla disciplina e agli obiettivi del PNRR. Il corso è accreditato SNA

  • Master in Conservazione Degli Ambienti Agro-Silvo-Pastorali e Della Biodiversità Animale in Italia e in Europa (cab eu)

    Università degli Studi "Federico II" – Napoli | Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali

    Questo master offre un programma di alta formazione per laureati, mirato alla conservazione degli ambienti agro-silvo-pastorali e alla biodiversità animale, preparando i partecipanti a competenze professionali necessarie nel mercato del lavoro.

    View: 54
    Master
    Costo: 1.300 

    Sedi del master

    Napoli
  • Master in Sustainable Management of Resources and Cultural Heritage for Local Development: Empowering Higher Education in Africa

    Università degli Studi "Federico II" – Napoli | Dipartimento di Agraria

    Questo master offre un'opportunità unica per accedere a un programma di specializzazione in gestione sostenibile delle risorse e patrimonio culturale, dedicato a formare una nuova generazione di professionisti nel campo dello sviluppo locale in Africa.

    View: 38
    Master
    Durata:1 Anno
    Costo: 0 

    Sedi del master

    Milano
  • Master in Gestione e Valorizzazione dei Giardini Storici

    Politecnico di Torino

    Questo master forma esperti nella gestione e valorizzazione dei giardini storici, affrontando tematiche come la gestione ecologica e la promozione culturale del patrimonio verde.

    View: 140
    Master di secondo Livello
    Formula:Formula weekend
    Durata:1 Anno
    Costo: 4.800 

    Sedi del master

    Torino
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Esplora i GRAFICI dei
Master Biodiversità

Dubbi su quale master scegliere?
Con i nostri dati statistici aggiornati su 74 Master Biodiversità puoi analizzare le tipologie più diffuse, confrontare i costi medi, scoprire le città e le università con l'offerta formativa più ampia.

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Dati e statistiche sui master in questa area
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ANALISI

Master Biodiversità

Cosa si studia

Un percorso avanzato per comprendere, misurare e tutelare la biodiversità dagli ecosistemi alle molecole

Il Master in Biodiversità forma professionisti in grado di analizzare, monitorare e gestire la diversità biologica su più livelli organizzativi: geni, specie, popolazioni, comunità ed ecosistemi. Il percorso integra basi teoriche solide e competenze tecniche operative, con un focus su ecologia quantitativa, sistematica, genetica della conservazione, GIS e strumenti di decisione per la pianificazione. Gli studenti imparano a leggere i pattern di distribuzione della biodiversità, a misurarne le minacce (perdita di habitat, frammentazione, specie aliene invasive, cambiamenti climatici) e a progettare strategie di mitigazione e adattamento basate su evidenze. Particolare attenzione è data ai protocolli di monitoraggio standardizzati, alla valutazione dello stato di conservazione secondo criteri IUCN e all’applicazione delle principali cornici normative europee e internazionali (Direttive Habitat e Uccelli, Rete Natura 2000, Strategia UE per la Biodiversità, CBD, CITES). Il Master valorizza approcci multidisciplinari, dall’analisi del DNA ambientale ai modelli di distribuzione di specie (SDM), dall’ecologia del paesaggio alla Blue/Green Infrastructure, fino alle Nature-based Solutions per la resilienza climatica di territori e città.

Aree di specializzazione

Ecologia, Sistematica e Valutazione della Biodiversità

L’area fornisce basi avanzate di ecologia delle popolazioni e delle comunità, con approfondimenti su nicchia ecologica, reti trofiche, funzionalità ecosistemica e servizi ecosistemici. Si studiano tassonomia, morfologia comparata e sistematica filogenetica, incluse le metodologie di barcoding e integrative taxonomy per la revisione di complessi di specie criptiche. Vengono trattati i metodi di campionamento e censimento (transect, plot, capture-mark-recapture), l’uso di fototrappole e bioacustica, e i protocolli per gruppi target terrestri, dulciacquicoli e marini. Specifici moduli sono dedicati alla valutazione dello stato di conservazione con criteri IUCN, alla redazione di check-list e atlanti faunistici/floristici, e alla gestione dei dataset in repository FAIR. Si affrontano inoltre fenomeni di frammentazione e connettività ecologica, con casi su corridoi e reti ecologiche a scala paesaggistica.

Genetica della Conservazione, eDNA e Biologia Molecolare

Questa area copre principi e strumenti della genetica della conservazione per valutare variabilità genetica, inbreeding, struttura di popolazione e connettività, utilizzando marcatori microsatelliti, SNP e sequenziamento di nuova generazione. Gli studenti apprendono tecniche di laboratorio, dalla preparazione dei campioni alla PCR quantitativa, fino a pipeline bioinformatiche per metabarcoding, metagenomica ed eDNA da acqua, suolo e aria. Vengono introdotti modelli di Population Viability Analysis (PVA) integrati a parametri genetici, stime di Ne, analisi di colli di bottiglia e flussi genici in scenari di frammentazione. Casi studio mostrano applicazioni a specie minacciate, gestione di stock ittici, controllo di specie aliene invasive e tracciabilità forense. Particolare attenzione è dedicata alla qualità dei dati (controlli, contaminazioni, replicati), all’interpretazione ecologica delle sequenze e all’integrazione con dati fenotipici e ambientali.

Strumenti Quantitativi, GIS e Telerilevamento per il Monitoraggio

L’area fornisce competenze operative su biostatistica con R, data wrangling, visualizzazione e modellazione ecologica, inclusi GLM/GLMM, modelli di occupancy e N-mixture, analisi di comunità, ordination e rarefazione. Si approfondiscono GIS desktop e server, geodatabase, analisi di idoneità, connettività con cost-distance e circuit theory, valutazioni di impatto e scenari di uso del suolo. Il telerilevamento include l’uso di immagini multispettrali e iperspettrali, LiDAR, prodotti Copernicus (Sentinel), droni/UAV, indicizzazioni (NDVI, EVI), classificazioni supervised e time-series per trend e anomalie. Moduli dedicati agli SDM con MaxEnt, ENMeval e cross-validation spaziale, integrazione di bias di campionamento, e quantificazione dell’incertezza. Si studia inoltre il monitoraggio fenologico, gli indicatori LTER e l’early warning per disturbi (incendi, siccità, mareggiate), con dashboard e report automatizzati per stakeholder.

Politiche, Pianificazione e Gestione della Conservazione

Questa area affronta cornici normative e strumenti di policy per la tutela della biodiversità: Direttiva Habitat e Uccelli, Valutazione d’Incidenza (VIncA), Rete Natura 2000, Green Deal e Strategia UE per la Biodiversità 2030, CBD e CITES. Si sviluppano competenze di pianificazione della conservazione a scala locale e regionale, definendo obiettivi SMART, priorità e trade-off tramite approcci di systematic conservation planning e decision science (Marxan, Zonation). Sono approfondite la gestione adattativa, i piani di azione per specie e habitat, il ripristino ecologico (restoration ecology), le Nature-based Solutions in contesti urbani e agricoli, e i meccanismi di finanziamento (LIFE, Horizon Europe, PES). Moduli applicativi coprono gestione di specie aliene invasive, conflitti uomo-fauna, comunicazione con stakeholder, citizen science e monitoraggi partecipati, fino alla rendicontazione ESG e alle metriche di no net loss e biodiversity net gain.

Metodologie didattiche

La didattica alterna lezioni frontali, laboratori, uscite sul campo e project work per consolidare competenze tecniche e decisionali, con forte integrazione tra dati reali, strumenti digitali e casi applicati.

Attività sul campo strutturate
Piani di campionamento, censimenti standardizzati, utilizzo di fototrappole, bioacustica e protocolli LTER in ambienti terrestri, fluviali, costieri e marini, con raccolta e validazione dei dati.
Laboratori molecolari e morfologici
Pratiche di estrazione DNA, qPCR, metabarcoding ed eDNA, oltre a dissezione e identificazione morfologica con chiavi dicotomiche e microscopia, garantendo tracciabilità e qualità dei risultati.
Analisi spaziali e modellistica
Uso di R, QGIS e software dedicati per SDM, connettività, analisi temporali da Sentinel e LiDAR, con protocolli di validazione, cross-validation spaziale e comunicazione dell’incertezza.
Project work e casi reali con stakeholder
Progetti interfacciati con enti parco, ONG e aziende: definizione del problema, dataset reali, soluzioni basate su evidenze e presentazioni professionali per la decisione e il funding.

"La biodiversità è la nostra più grande eredità e la nostra maggiore responsabilità: comprenderla con rigore è il primo passo per proteggerla in modo efficace e duraturo."

— Edward O. Wilson

Sbocchi professionali

Carriere concrete nella conservazione, nel monitoraggio e nella gestione della natura: ruoli, RAL e settori per chi completa un Master in Biodiversità

Il Master in Biodiversità apre a percorsi professionali che uniscono competenze scientifiche, capacità di analisi dei dati e visione gestionale, richieste in molteplici ambiti: enti di ricerca, aree protette, società di consulenza, supply chain aziendali e ONG. La crescente attenzione di imprese e istituzioni verso la tutela della natura, i rischi fisici legati alla perdita di habitat e la conformità normativa (strategie UE sulla biodiversità, V.I.A./V.Inc.A., DNSH, CSRD/ESRS E4) alimenta una domanda stabile di professionisti in grado di misurare, gestire e comunicare gli impatti sulla biodiversità. Le competenze trasversali acquisite – monitoraggio ecologico, GIS/remote sensing, data management, pianificazione e stakeholder engagement – permettono di accedere a ruoli operativi e di responsabilità, con prospettive di crescita verso la gestione di progetti complessi, la rendicontazione di performance naturali e l’integrazione di soluzioni nature‑positive nelle strategie organizzative. Le opportunità sono distribuite su territori urbani e rurali, con progetti sul campo e attività da ufficio, spesso in contesti interdisciplinari a contatto con ingegneri, agronomi, forestali, economisti ambientali e policy maker. Per i profili più orientati ai dati, si aprono spazi nella costruzione di indicatori, metriche di impatto e piattaforme di decisione, mentre per quelli pragmatici e relazionali emergono responsabilità nella concertazione locale, nel permitting e nell’educazione ambientale.

Principali ruoli e retribuzioni

Ecologo della biodiversità
30.000 - 42.000 €

Figura tecnico-scientifica che conduce rilievi faunistici e floristici, elabora piani di monitoraggio, analizza trend di specie e habitat e supporta piani di gestione in aree protette e siti Natura 2000. Utilizza metodologie standard (transect, point count, camera trapping), GIS e telerilevamento per produrre mappe e report conformi a linee guida regionali e comunitarie, collaborando con amministrazioni, ONG e università.

Biodiversity Data Analyst
32.000 - 45.000 €

Specialista nell’elaborazione di dati ecologici e spaziali: integra rilievi sul campo con dataset satellitari, citizen science e sensori IoT per costruire indicatori, modelli di habitat suitability e valutazioni di impatto. Lavora con Python/R, database e strumenti GIS, traduce risultati complessi in dashboard e metriche decision‑ready per compliance (ESRS E4) e strategie nature‑positive di aziende e PA.

Conservation Project Manager
38.000 - 55.000 €

Responsabile della pianificazione e coordinamento di progetti di conservazione: dalla candidatura a bandi (LIFE, Horizon, PNRR) al budget, dal procurement al monitoraggio indicatori. Gestisce team multidisciplinari, stakeholder locali e partner internazionali, presidia tempi e qualità, garantisce rendicontazione tecnica e amministrativa e la conformità a standard di monitoraggio della biodiversità.

Specialista V.I.A./V.Inc.A. e Permitting ambientale
35.000 - 50.000 €

Professionista che realizza studi di impatto ambientale e valutazioni d’incidenza su Rete Natura 2000 per infrastrutture, energia rinnovabile e piani urbanistici. Coniuga analisi ecologica, normativa e cartografia tematica per mitigazioni e compensazioni efficaci, gestendo iter autorizzativi, conferenze dei servizi e relazioni tecniche a supporto delle decisioni di enti e sviluppatori.

ESG Biodiversity Specialist
40.000 - 60.000 €

Figura ponte tra sostenibilità aziendale e scienza ecologica: definisce strategie e target biodiversity, mappa impatti e dipendenze lungo la supply chain, seleziona metriche, coordina progetti nature‑based e integra disclosure in bilanci di sostenibilità. Collabora con procurement, HSE e finanza per allineare compliance (CSRD, TNFD) e creazione di valore ambientale e reputazionale.

Settori di inserimento

Ricerca e monitoraggio ambientale 24%
Aree protette e conservazione 22%
Consulenza ambientale e permitting 18%
Agroforestale e soluzioni nature-based 14%
Educazione, divulgazione e citizen science 12%
Altri settori 10%

Progressione di carriera

La carriera evolve dall’operatività sul campo e dall’analisi dei dati verso la gestione di portafogli progettuali, il coordinamento di partnership pubblico‑private e la definizione di metriche e target corporate. L’esperienza maturata su standard, bandi e stakeholder consente di passare a ruoli senior e direttivi, con responsabilità su budget, rendicontazione di impatti e integrazione della biodiversità nei processi decisionali. Le certificazioni tecniche (GIS, droni, eDNA), la partecipazione a progetti europei e la pubblicazione di risultati rafforzano la credibilità, mentre soft skill come negoziazione, comunicazione e leadership di team interfunzionali abilitano l’accesso a posizioni manageriali e C‑level.

Senior Conservation Scientist / Lead Ecologist (5-8 anni)
Biodiversity Project Manager / Program Manager (4-7 anni)
Head of Sustainability & Biodiversity (8-12 anni)
Chief Sustainability Officer (CSO) (10-15 anni)

Dati e tendenze del settore

Esplora le statistiche del mercato formativo relativo a Master Biodiversità

Analisi del Grafico

Il quadro sui percorsi in Biodiversità mostra un’offerta mirata. Tra i master, emergono soprattutto I e II livello: per I Livello compaiono opzioni Part time e Serale (utili se lavori), mentre per II Livello trovi formule Full time, Weekend e Mista (maggiore intensità ma con qualche flessibilità). Non risultano Executive, MBA o percorsi brevi specifici su questo tema.

Attenzione ai requisiti: con una laurea triennale puoi accedere ai master di I livello o valutare le 3 Lauree Magistrali Full time censite in area Biodiversità (impegno biennale e più accademico). I master di II livello richiedono una laurea magistrale: sono indicati se hai già una base solida e cerchi specializzazione verticale con formule compatibili con il lavoro (weekend/mista).

In pratica: se lavori e hai solo la triennale, guarda al I livello serale/part time; se puoi dedicarti a tempo pieno e vuoi una preparazione più ampia, considera la Laurea Magistrale; se hai già la LM, i II livello offrono un buon compromesso tra rigore e flessibilità per accelerare la carriera nella conservazione e gestione della biodiversità.

Analisi del Grafico

Il quadro dei costi per i Master in Biodiversità è complessivamente accessibile: la maggioranza delle opzioni rientra nella fascia 0-3.000 €, con una parte più contenuta tra 3-6.000 €, e nessuna offerta oltre i 6.000 €. In particolare, i Master di I livello sono prevalentemente sotto i 3.000 € (con alcune eccezioni 3-6.000 €), mentre i Master di II livello si concentrano più spesso tra 3-6.000 €. Non compaiono percorsi Executive o MBA in questo ambito, segnale che l’offerta è più accademico-professionalizzante che manageriale.

Cosa significa per te: se hai una laurea triennale, i target più probabili e sostenibili sono i Master di I livello e i percorsi di Alta Formazione, quasi tutti entro i 3.000 €. Se possiedi una laurea magistrale, puoi valutare anche i Master di II livello (requisito indispensabile), mettendo a budget fino a 6.000 €. Le “Lauree Magistrali” qui presenti sono percorsi diversi dai master: utili se stai valutando un cambio di strada strutturale. Se cerchi taglio executive o MBA, questo filtro non offre alternative: valuta altri ambiti o scuole.

Analisi del Grafico

Padova emerge come polo principale per Biodiversità: 17 percorsi totali, trainati soprattutto da 14 Lauree Magistrali e da offerte utili a chi ha una triennale (1 Master di I livello e 2 di Alta Formazione). Roma (12) e Torino (11) seguono con un forte peso delle Lauree Magistrali (10 ciascuna) e alcune opzioni per chi ha già una magistrale (1 Master di II livello per città). Pisa (7) offre un mix essenziale (1 Master di I livello e 6 Lauree Magistrali), mentre Napoli (4) si distingue per 3 Master “Master” professionali e 1 Master di II livello, ma senza LM.

Indicazioni pratiche: se hai una laurea triennale, le città più immediate sono Padova e Pisa (I livello/Alta Formazione). Se possiedi una laurea magistrale, valuta i Master di II livello a Roma, Torino e Napoli. Nota che in questo campione non risultano Executive/MBA: se cerchi un taglio manageriale, potresti dover ampliare l’area geografica. Le Lauree Magistrali sono molto presenti a Padova, Roma e Torino: valide se desideri un percorso accademico strutturato, ma non sostituiscono i master post-laurea professionalizzanti.

Analisi del Grafico

Il grafico mostra che, nei master in Biodiversità, la durata si concentra tra 10 e 12 mesi, con un’eccezione: le Lauree Magistrali durano 24 mesi (costo medio indicato: ~€1.200). Tra i percorsi post laurea, gli Master di I livello sono i più numerosi (bolla più grande): circa 10 mesi per ~€2.226, una scelta solida per chi ha una laurea triennale. I Master di II livello durano ~12 mesi e costano di più (~€3.326), adatti a profili con laurea magistrale che puntano a ruoli specialistici o di ricerca. I corsi di Alta Formazione mostrano costo medio più basso (~€558 in 12 mesi), utili per competenze mirate e aggiornamento rapido; verifica però la spendibilità del titolo. I “Master” non universitari si attestano su ~12 mesi e ~€2.333. In pratica: - Se hai una triennale: orientati su I livello o Alta Formazione; i II livello non sono accessibili. - Se hai già una magistrale: valuta II livello per maggiore specializzazione. - Budget vs. durata: AF per costo contenuto; I livello per equilibrio costo/tempo; II livello se cerchi massima specializzazione.

Analisi del Grafico

Il grafico evidenzia che, nei percorsi sulla Biodiversità, l’offerta è concentrata su pochi formati. Per i Master di I livello (accessibili con laurea triennale) c’è equilibrio tra in sede (6) e online (6): buona scelta per chi cerca flessibilità. I Master di II livello (richiedono laurea magistrale) mostrano una leggera prevalenza dell’online (4 vs 3), utile se lavori o non puoi spostarti. I percorsi di Alta Formazione compaiono solo online (2), mentre i “Master” non meglio specificati sono tutti in sede (6), quindi più adatti a chi può frequentare in presenza. Nessuna offerta su Executive, MBA o corsi brevi in questo cluster.

Attenzione: le Lauree Magistrali sono qui numerose e soprattutto in sede (47), ma non sono master post laurea. Se hai solo la triennale e punti a ruoli tecnico-scientifici nella Biodiversità, una magistrale può essere il passo necessario prima di un II livello. Se invece vuoi specializzarti subito dopo la triennale, orientati su un Master di I livello, scegliendo tra online e in sede in base alla tua disponibilità di tempo e mobilità.

Analisi del Grafico

Nei master su Biodiversità, l’offerta è trainata dalle università pubbliche. Spiccano le Lauree Magistrali (47), seguite da Master di I livello (9) e, per chi ha già una magistrale, da Master di II livello (6). Presenti anche pochi percorsi di Alta Formazione (2) e alcuni “Master” non specificati (6). Le università private compaiono marginalmente (3 Master di I livello, 1 Laurea Magistrale), mentre non risultano Executive, MBA o corsi brevi. Cosa significa per la tua scelta: - Se hai una laurea triennale, le strade più realistiche sono una Laurea Magistrale o un Master di I livello (prevalentemente nelle pubbliche). - Se hai già una laurea magistrale, esistono Master di II livello, ma l’offerta è più limitata: seleziona bene per contenuti e sbocchi. - Se lavori e cerchi formati Executive/MBA, in questo ambito l’offerta è assente; valuta i pochi percorsi di Alta Formazione. - La predominanza del pubblico suggerisce costi mediamente più accessibili e un’impostazione accademica/ricerca solida, utile per carriera in conservazione, enti pubblici o ONG. In sintesi: orienta la scelta in base ai requisiti di accesso e al formato, sapendo che l’ecosistema Biodiversità è quasi interamente pubblico.

Analisi del Grafico

Il grafico mostra dove si concentrano i Master in Biodiversità e con quale modalità sono offerti. Il Veneto guida nettamente con l’offerta più ampia in presenza (15) e, soprattutto, con la quota online più rilevante (4). Seguono Lazio (12) e Piemonte (11), quasi esclusivamente “in sede”. Emilia-Romagna offre un buon equilibrio (6 in presenza e 2 online), mentre le altre regioni della top 10 hanno numeri contenuti e prevalentemente in presenza. Cosa significa per la tua scelta? Se cerchi flessibilità online, le opzioni si concentrano in Veneto ed Emilia-Romagna; altrove l’online è quasi assente. Se invece punti alla didattica in aula, Lazio, Piemonte e Veneto sono i poli principali, ma potresti dover considerare trasferte o relocation, con impatto su tempi e costi. Valuta anche la compatibilità con stage sul territorio e la rete di sbocchi locali. Ricorda infine i requisiti: alcuni percorsi possono essere di secondo livello (richiedono laurea magistrale) o avere prerequisiti specifici; verifica sempre l’accesso prima di restringere la scelta.

Analisi del Grafico

L’interesse si concentra su due direttrici: Lauree Magistrali nelle università pubbliche (1009 visualizzazioni) e Master di II livello nelle scuole private (867). Questo indica che chi punta alla Biodiversità vede due strade principali: rafforzare il percorso accademico con una LM oppure specializzarsi con un master avanzato, spesso erogato da privati.

Se hai una laurea triennale, i dati suggeriscono una scelta pragmatica: prima la LM (requisito per molti sbocchi scientifici) e, in alternativa o a seguire, Master di I livello nelle pubbliche (143 visualizzazioni) o percorsi di Alta Formazione (36) per competenze mirate.

Se possiedi una magistrale o esperienza, la domanda si sposta sui Master di II livello (soprattutto privati): ottimi per specializzazione e network, ma verifica costi e sbocchi.

Assenti di fatto Executive e MBA: nel perimetro Biodiversità l’offerta/ domanda manageriale è limitata. In sintesi, profilo più accademico-ricerca? LM e II livello. Profilo early-career? LM + I livello/AF. Considera requisiti di accesso, budget (privati spesso più onerosi) e l’obiettivo professionale che vuoi raggiungere.

Analisi del Grafico

Nei master in Biodiversità l’interesse converge sul full time: 1.631 preferenze complessive, con 867 per l’online e 764 per l’in sede. Le formule flessibili sono marginali: solo 54 preferenze per la formula weekend in sede e 50 per la formula serale online; assenti part time e formula mista.

Cosa significa per te? Se puoi dedicarti a tempo pieno, troverai più alternative e coorti più numerose, sia online sia in presenza. L’in sede full time è spesso strategico in quest’area per laboratori, uscite sul campo e networking; l’online full time attrae molti, ma verifica carico didattico, stage e attività pratiche richieste.

Se lavori già, le poche preferenze su weekend/serale suggeriscono offerta limitata di percorsi realmente flessibili: valuta scuole che prevedono moduli intensivi, project work a distanza e calendarizzazione chiara. Ricorda i requisiti: un master di secondo livello richiede laurea magistrale; con laurea triennale orientati su master di primo livello o executive con accesso dedicato. Con 75 master, 43 scuole e 2.387 interessati, puntare su programmi full time aumenta le chance di trovare il match giusto.

Analisi del Grafico

Questo grafico, filtrato sui Master in Biodiversità, mostra un interesse molto concentrato su pochi format. I Master di II livello in formula full time raccolgono la quota principale, con una piccola coda in formula weekend. C’è inoltre un interesse rilevante per le Lauree Magistrali full time, mentre risultano assenti o marginali Executive, MBA, part time e formule miste. Per chi ha già una laurea magistrale o titolo equipollente, il messaggio è chiaro: il percorso più richiesto è il II livello full time; la formula weekend esiste ma è residuale. Se lavori già, valuta bene la compatibilità oraria: l’offerta part time/executive in Biodiversità qui appare scarsa. Se hai una laurea triennale, ricorda che non puoi accedere ai Master di II livello. In questo ambito l’unica alternativa emersa è un Master di I livello in formula serale, molto più di nicchia; in pratica, la scelta più solida potrebbe essere proseguire con una Laurea Magistrale per poi puntare a un II livello. In ogni caso, verifica sempre i requisiti di accesso e la modalità didattica prima di candidarti.

Analisi del Grafico

Il quadro dei “Master Biodiversità” è molto concentrato: non risultano master di I livello, Executive, MBA o Alta Formazione. Le uniche opzioni post-laurea rilevate sono 1 Master di II livello in area Scienze Mediche e, come alternativa, 3 Lauree Magistrali distribuite tra Risorse Ambientali (2) e Umanistica (1).

Cosa significa per te? Se hai solo la laurea triennale, al momento non ci sono master di I livello specifici su Biodiversità; potresti valutare una Laurea Magistrale in Risorse Ambientali come percorso di specializzazione, oppure ampliare il filtro (ambiente, scienze naturali/ecologia) per trovare master affini. Se possiedi già una laurea magistrale, puoi puntare al Master di II livello in ambito medico—utile per profili sanitari/biomedici interessati alla conservazione e alla salute degli ecosistemi. Per chi cerca percorsi executive o MBA orientati alla sostenibilità, il consiglio è allargare la ricerca a management ambientale o sustainability management.

In sintesi: offerta specialistica ma limitata; valuta i requisiti d’accesso e considera aree correlate per ampliare le opportunità.

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