Il Master in Brand Design forma professionisti in grado di progettare e governare marche solide, distintive e misurabili lungo l’intero ciclo di vita. Il percorso integra strategia, design e contenuti, mettendo in relazione insight di ricerca, scelte di posizionamento, identità visiva e verbale, fino all’orchestrazione dei touchpoint on e offline. Gli studenti apprendono come tradurre l’essenza di un brand in sistemi coerenti: dal logo al sistema tipografico e cromatico, dalla motion identity al packaging, dall’editorial design alla UI, con un approccio evidence-based e orientato al risultato. Ampio spazio viene dedicato a strumenti e metodi contemporanei: analisi competitiva e semantica, semiotica, behavioral design, service blueprint, prototipazione, test con utenti e metriche di performance. Progetti applicativi, crit session e live brief con aziende consentono di consolidare competenze tecniche e soft skills, sviluppando un portfolio spendibile nel mercato.
Aree di specializzazione
Ricerca, strategia e posizionamento di marca
Questa area fornisce le fondamenta analitiche e strategiche del Brand Design. Si studiano metodi di ricerca qualitativa e quantitativa, analisi del contesto competitivo, mapping percettivo e analisi semiotica di categorie e codici visivi. Vengono affrontati purpose, mission, valori, promesse e job-to-be-done, fino alla definizione del posizionamento e del value proposition design. Sono trattati inoltre naming, brand territories, architettura di marca (monolitica, endorsed, house of brands) e linee guida per la coerenza cross-touchpoint, con casi di riposizionamento e rebranding.
Identità visiva, sistemi e motion branding
L’area sviluppa competenze nella progettazione dell’identità visiva come sistema modulare. Si approfondiscono logotipo, monogrammi e simboli, griglie, sistemi tipografici, palette cromatiche e principi di accessibilità cromatica. Si progettano pattern, illustrazioni, iconografia e componenti UI per ecosistemi digitali, con estensioni su packaging ed editoria. Vengono introdotti motion principles per costruire una motion identity coerente, sound branding e linee guida per la scalabilità del sistema su formati variabili e ambienti immersivi, includendo prototipazione in Figma e Adobe After Effects.
Identità verbale, storytelling e contenuti
Si lavora sul linguaggio della marca: tone of voice, messaggi chiave, narrative framework e brand storytelling per canali diversi. Il modulo copre copywriting per interfacce, campagne e social, microcopy orientato all’usabilità, naming di prodotti e servizi, linee guida editoriali e sistemi di contenuto. Sono introdotti elementi di semiotica e behavioral psychology per aumentare rilevanza e memorabilità, insieme a pratiche di content governance, localizzazione e coerenza multilingua. Case study e esercitazioni portano dalla strategia alla stesura del brand book verbale.
Brand experience, governance e misurazione
Focus su orchestrazione della brand experience omnicanale: service blueprint, customer journey, mapping dei touchpoint e definizione di standard di qualità. Si trattano processi di brand governance, workflow tra marketing, design e prodotto, tool di asset management (DAM) e linee guida per partner e fornitori. Introduzione a trademark e aspetti IP, co-branding e licenze. Si affrontano KPI di marca, brand tracking, equity e salienza, dashboarding e metriche di conversione per collegare design e performance. Vengono realizzati test con utenti e audit di coerenza cross-canale.
Metodologie didattiche
La didattica integra teoria e pratica con un approccio studio-based e orientato alle evidenze. Ogni modulo combina lezioni frontali, laboratori, project work e critiche strutturate, supportati da strumenti professionali e momenti di mentoring individuale e di gruppo.
Design thinking e sprint
Cicli brevi per passare da insight a concept e prototipo. Si applicano fasi di discover, define, develop e deliver con strumenti collaborativi e sessioni cronometrate.
Workshop e live brief
Progetti su brand reali in collaborazione con aziende e studi. Brief, kick-off, milestone, revisioni intermedie e presentazioni finali con feedback dei committenti.
Crit session e peer review
Momenti di confronto strutturato per valutare scelte visive e narrative. Rubriche di valutazione, revisioni iterative e documentazione delle decisioni progettuali.
Prototipazione e user testing
Dallo stile guida al prototipo interattivo, test moderati e non moderati, analisi dei risultati e iterazione del sistema d’identità su touchpoint prioritari.
"Un brand non è un logo, ma un sistema di significati e comportamenti che genera fiducia e differenziazione in ogni punto di contatto."
— Marty Neumeier