Il Master in Zoologia forma professionisti capaci di operare lungo l’intera filiera della conoscenza e della gestione della fauna: dall’osservazione sul campo alla modellazione ecologica, dalla genetica della conservazione alla gestione di collezioni viventi, fino alla consulenza su impatti ambientali e pianificazione territoriale. Il percorso integra competenze pratiche di monitoraggio (trappolaggio fotografico, radiotelemetria, bioacustica), analisi dati (R, GIS, machine learning ecologico), protocolli etologici e benessere animale, normative nazionali ed europee (Direttive Habitat/Uccelli, VIncA, VIA), oltre a moduli su fundraising e project management per progetti LIFE e Horizon. La spendibilità è trasversale: enti di ricerca, enti parco, ONG, società di consulenza, zoo e acquari, laboratori di genetica della conservazione e reparti preclinici in ambito biotech. Le competenze acquisite permettono l’accesso a ruoli tecnici e di coordinamento, con prospettive di crescita verso responsabilità scientifiche, gestione di team, progettazione finanziata e direzione di programmi di conservazione. Il taglio operativo del master, con stage e project work su dataset reali, consente di presentarsi al mercato con un portfolio di evidenze e una rete di contatti utile per accelerare l’ingresso o la riqualificazione professionale.
Principali ruoli e retribuzioni
Zoologo della conservazione
28.000 - 40.000 € Professionista impegnato nella progettazione e implementazione di piani di tutela di specie e habitat in ONG, enti parco e fondazioni. Coordina monitoraggi, elabora piani di gestione, gestisce stakeholder e bandi (LIFE, Interreg), produce report tecnici e indicatori di efficacia conservazionistica, assicurando conformità normativa e risultati misurabili.
Tecnico di ricerca e monitoraggio faunistico
24.000 - 32.000 € Figura operativa specializzata in rilievi sul campo e gestione dati: fototrappole, cattura-marcatura-ricattura, radiotelemetria, barcoding ambientale (eDNA), censimenti e protocolli etologici. Supporta progetti universitari e di enti pubblici, cura data entry e pulizia, produce mappe e reportistica standardizzati, garantendo qualità e replicabilità delle misure.
Ecologo della fauna selvatica (Wildlife manager)
30.000 - 45.000 € Esperto in dinamiche di popolazione, connettività ecologica e gestione conflitti uomo-fauna. Sviluppa modelli predittivi (occupancy, SDM), piani di gestione adattativa, misure di mitigazione e valutazioni di impatto su biodiversità e servizi ecosistemici. Interagisce con PA, agricoltori e imprese per conciliare tutela, sicurezza e sviluppo sostenibile.
Curatore zoologico (Zoo e acquari)
28.000 - 42.000 € Responsabile scientifico di collezioni viventi, programmi di riproduzione e benessere animale. Gestisce protocolli EAZA/EEP, linee guida welfare, arricchimento ambientale e scambi tra istituzioni. Collabora con veterinari e ricercatori, sviluppa progetti educativi e indicatori di qualità, curando compliance e impatto di conservazione ex-situ.
Data analyst faunistico e bioinformatico della biodiversità
32.000 - 48.000 € Profondo utilizzatore di R, GIS e pipeline bioinformatiche per integrare dati di campo, telerilevamento e genomica della conservazione. Sviluppa dashboard e modelli per supportare decisioni su gestione habitat, identificazione genetica, connettività e rischi. Lavora in team interdisciplinari con ricercatori, PA e consulenti ambientali.
Settori di inserimento
Ricerca e università pubbliche 28%
Enti parco, ONG e conservazione 18%
Consulenza ambientale e V.I.A. 16%
Biotech, genetica e preclinico 14%
Zoo, acquari e centri recupero 12%
Progressione di carriera
La progressione di carriera in zoologia combina seniority scientifica, capacità gestionali e produzione di impatto misurabile. Nei primi anni si consolidano competenze tecniche e portfolio progetti; successivamente contano leadership di team, fundraising, networking internazionale ed esperienza su normative e appalti pubblici. La crescita più rapida avviene per chi porta risultati verificabili (paper, indicatori di stato specie/habitat, riduzione conflitti, certificazioni welfare) e sa tradurre l’evidenza scientifica in decisioni operative e politiche. Le certificazioni GIS, project management (es. PRINCE2), vivarium/zoo welfare e linguaggi di programmazione statistica accelerano l’accesso a ruoli di responsabilità. La mobilità tra enti (ricerca, consulenza, parchi, zoo) favorisce l’avanzamento verso funzioni di coordinamento multi-stakeholder e direzione di programmi complessi finanziati da bandi europei.
Senior Wildlife Ecologist / Coordinatore di progetto (3-5 anni)
Responsabile scientifico area fauna / Conservation Program Manager (5-8 anni)
Curatore capo zoo e acquari / Head of Biodiversity & Welfare (7-10 anni)
Direttore tecnico ambiente e biodiversità / Principal Investigator (10-15 anni)