L’iniziativa nasce dalla cooperazione tra il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, il Centro Interdipartimentale di Migrazione, Riconoscimento, Genere, Diversità (MERGED), a cui fa riferimento la Linea di Piano Strategico di Ateneo "Per un modello di Governance del fenomeno migratorio: una prospettiva interdisciplinare e diacronica", ONG e enti locali. L’idea scaturisce dalla considerazione che troppo spesso la progettazione e la gestione degli interventi a favore dell’integrazione degli immigrati non tengono conto delle differenze di genere e della complessità culturale e sociale che definisce l’universo dell’immigrazione, sottovalutando l’urgenza di offrire risposte adeguate alle numerosissime domande che arrivano.
Il Master è articolato in lezioni frontali, seminari, esercitazioni e laboratori, stage, elaborazione guidata di una tesi conclusiva ed attività di studio individuale. Le lezioni avranno luogo nei giorni di venerdì e sabato (ore 9.00-12.30; 14.00-17.30)
Il completamento degli stage e la stesura dell’elaborato finale sono previsti entro il mese di aprile.
A conclusione del Master è previsto il superamento di un esame finale consistente nella presentazione e discussione di una tesi basata sulle competenze acquisite durante il corso e lo stage.
Lo stage può essere svolto su tutto il territorio nazionale oppure all'estero, sia in contesto di ricerca sia in ambito operativo.
Le normali lezioni sono integrate con giornate di formazione e convegni aperti (con partecipazione facoltativa) anche alla cittadinanza con il coinvolgimento delle istituzioni e delle associazioni e la presentazione dei risultati della ricerca pavese e internazionale.
Finalità
La visione che ispira l’offerta formativa del Master è la seguente:
La progettazione e gestione degli interventi a favore dell’integrazione dei migranti deve essere informata dalla consapevolezza tanto delle diversità culturali della popolazione immigrata che delle differenze di genere e dei modelli familiari.
Le donne migranti costituiscono soggetti a doppio rischio di discriminazione ed esclusione sociale (in base al sesso e in base alla condizione di migranti) e debbono essere destinatarie di misure specifiche volte a combattere tale doppio rischio di esclusione.
Dal successo di politiche di integrazione calibrate sui bisogni delle famiglie e delle madri dipende un soddisfacente inserimento sociale degli immigrati di seconda generazione.
La progettazione e gestione di interventi a favore dell’integrazione richiede la una preparazione di carattere fortemente interdisciplinare che promuova non solo la conoscenza degli aspetti socio-culturali e legali del fenomeno migratorio, ma anche conoscenza di aspetti tecnici delle politiche.
Il Master ha lo scopo di formare e potenziare le capacità progettuali e di gestione delle figure professionali che sono chiamate a disegnare, gestire e monitorare servizi e misure volti a facilitare l’integrazione degli immigrati e delle loro famiglie.
Le professionalità prodotte e potenziate dal Master trovano il loro impiego nelle Amministrazioni dello Stato, nelle Amministrazioni locali e nelle organizzazioni del Terzo Settore, con riferimento alla progettazione, gestione e monitoraggio dei servizi e delle misure dirette all’integrazione dei migranti e delle loro famiglie. Tali professionalità sono inoltre spendibili anche nelle imprese, in ruoli relativi alle risorse umane e di promozione della responsabilità sociale dell’impresa.
Sei moduli formativi:
1. Aspetti demografici, economici, sociali, culturali delle migrazioni (11 CFU). Aspetti demografici e antropologici delle migrazioni, sociologia delle migrazioni e delle relazioni interetniche, studio dei modelli familiari e delle politiche di integrazione e di lotta alla discriminazione etnica e di genere, problemi legati alla devianza, analisi delle politiche pubbliche. Metodologie di ricerca sul campo e tecniche di analisi e rilevazione dei dati
2. Migrazioni internazionali (5 CFU). Per ciascuna delle aree: informazioni sulla situazione politica e socioeconomica per facilitare la comprensione del contesto dell’emigrazione
3. Linguistica (6 CFU). Competenze sulle dinamiche di comunicazione interculturali; diverse modalità di comunicazione che, se non conosciute, possono generare gravi incomprensioni; specificità culturale dei significati, realtà sociolinguistica italiana e dei paesi di provenienza degli immigrati, politiche di multiculturalismo e multilinguismo nell’Unione Europea
4. Migrazioni e diritto (7 CFU). Competenze di base sulle discipline normative nazionali, comunitarie e internazionali relative alle politiche migratorie con particolare riguardo ad ingresso, ricongiungimento familiare e diritti sociali degli immigrati
5. Discipline sanitarie (7 CFU). Aspetti sanitari ed epidemiologici legati all’immigrazione, con particolare riguardo alla specificità di genere: medicina e mediazione culturale, ostetricia e ginecologia, pediatria, medicina del lavoro, disagio psichico dei migranti
6. Psicologia dello sviluppo e dell’educazione (4 CFU). Tematiche della psicologia evolutiva centrali per la comprensione della formazione delle identità, costruzione del sé narrativo delle bambine e dei bambini, interazioni e contesti dello sviluppo tra basi genetiche e influenze ambientali condivise e non condivise
STAGE (10 CFU)
ELABORATO FINALE (10 CFU)