L'atteggiamento del mondo moderno nei confronti della scienza è ambivalente. Da un lato, con il progressivo avanzamento delle applicazioni pratiche della conoscenza scientifica, si osservano fenomeni di radicale rigetto non solo delle assolute novità scientifiche ma, con un processo di regressione, di rifiuto anche di conquiste già acquisite ed il cui effetto benefico dovrebbe essere sotto gli occhi di tutti; dall’altro lato, al contrario, si assiste anche ad una accettazione entusiastica e spesso acritica delle innovazioni tecnologico/scientifiche anche quando queste pongono importanti quesiti di ordine etico (non sempre ciò che si può fare andrebbe fatto). Questa polarizzazione, certamente esistente, è probabilmente amplificata dalla cassa di risonanza offerta dai social media e di fatto coinvolge in modo viscerale solo una fetta minoritaria ma molto chiassosa della popolazione. In entrambi i casi, comunque, diventa imperativo una buona qualità di comunicazione e divulgazione scientifica che da un lato sia capace di proporre e tradurre temi difficili ad una vasta audience, dall’altro sappia anche essere critica e capace di leggere i vari risvolti (non solo etici) che ciascun avanzamento scientifico spesso comporta. D’altra parte, essere buoni scienziati non sempre è sinonimo di essere buoni comunicatori. Gli esempi del fenomeno “scienziati video star” e dei danni/confusione che questi hanno prodotto nell’opinione pubblica in questi anni di COVID-19 sono sotto gli occhi di tutti.
Il Master annuale di II Livello in Divulgazione Scientifica, organizzato dal Dip. di Medicina Molecolare e dello Sviluppo e dal Dip. di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive, è stato pensato proprio osservando che alla base di questo fenomeno si rileva la carenza di figure professionali convenientemente preparate a promuovere la divulgazione scientifica ed è indirizzato sia a coloro che intendono incamminarsi verso una carriera professionale incentrata su questo ambito, sia ai professionisti già inseriti nel mondo del lavoro che vogliano acquisire ulteriori competenze sugli attuali strumenti/nuove metodologie di comunicazione, sia agli scienziati che intendano acquisire le competenze necessarie per una divulgazione delle loro ricerche al grande pubblico, imparando ad utilizzare un linguaggio comprensibile anche ai non addetti ai lavori.
Le attività didattiche si svolgeranno in modalità blended (on line ed in presenza), per un impegno di 3 giorni al mese. Sono previste lezioni teoriche, seminari, esercitazioni, laboratori, dibattiti, lavori di gruppo, brain-storming. Il corpo docente interdisciplinare sarà costituito da docenti universitari interni ed esterni e da esperti del settore.